Se sei un sistemista o IT manager che ha deciso di migrare da VMware a Proxmox VE, conosci bene i costi sempre più alti post-acquisizione Broadcom e il vendor lock-in che ti lega. In questo articolo rispondiamo ai dubbi più comuni che i nostri clienti ci pongono quando devono semplificare il passaggio dalla loro infrastruttura IT da VMware a Proxmox:
- Come posso importare una VM in Proxmox?
- Come posso spostare una macchina virtuale VMware?
- Come fare il backup delle macchine virtuali VMware?
Per qualsiasi dettaglio tecnico, i nostri sistemisti AXOL Server sono sempre a disposizione.
Sfide tecniche comuni nella migrazione da un hypervisor
Prima di passare alla roadmap pratica, chiariamo i problemi reali che emergono in molte migrazioni gestite:
- Proxmox non importa dischi VMware criptati con TPM attivo – va disattivato prima su vSphere
- Gli snapshot multipli rallentano drasticamente la migrazione, quindi consolidali in anticipo
- Le VM su storage vSAN non sono compatibili con il trasferimento diretto, mentre post-import le macchine virtuali spesso perdono connettività di rete richiedendo l’installazione dei driver VirtIO
- I caratteri speciali nei nomi dei datastore VMware bloccano l’intero processo di importazione
Un assessment preliminare e backup completi risolvono l’80% di questi problemi.
1° passo: assessment personalizzato e pianificazione
Il primo passo fondamentale è un assessment personalizzato del tuo ambiente attuale.
Mappa l’intero inventory delle VM, analizza lo storage e verifica la configurazione networking con VLAN e SDN. Definisci l’ambito preciso del progetto e dai priorità ai workload mission-critical che richiedono attenzione immediata.
2° passo: preparazione dell’infrastruttura Proxmox VE
Prepara un cluster di test con almeno 3 nodi su hardware performante, se vuoi scegliere e simulare utilizzo dei componenti, puoi utilizzare il nostro configuratore online.
Configura lo storage distribuito Ceph, il firewall integrato e i backup automatizzati con Proxmox Backup Server. Se utilizzi feature specifiche come GPU passthrough o container LXC, testale fin da questa fase per validare la compatibilità.
3° passo: verso una migrazione VM sicura
- Come spostare una VM VMware e importarla in Proxmox?
Esporta le VM in formato OVF, converti i dischi VMDK in QCOW2 con qemu-img, poi importa nel storage Proxmox creando una nuova VM e collegando i dischi convertiti. - Come fare backup delle VM VMware prima della migrazione?
Esegui backup completi con Proxmox Backup Server o i tool nativi VMware, includendo snapshot della configurazione di rete (ipconfig /all su Windows). Usa cold migration per le VM di test e live migration su rete dedicata a 1Gbps+. Ricorda sempre di disattivare TPM e consolidare gli snapshot prima di procedere.
4° passo: migrazione avvenuta e ottimizzazione
Dopo l’importazione, installa i driver VirtIO per rete e disco per ottenere performance ottimali. Riconfigura indirizzi IP, DNS e gateway, verifica networking e security con le ACL avanzate di Proxmox. Esegui stress test con workload reali e verifica che tutto sia a posto.
Seguendo questi passaggi riduci significativamente i rischi della migrazione. Se preferisci non gestire tutto internamente o da solo, i sistemisti AXOL Server sono il tuo partner ideale.
Perché scegliere AXOL Server per la migrazione da VMware
Il successo di una migrazione deriva sia da una accurata pianificazione che dalla scelta dell’approccio scegliere, se migrazione manuale o automatica. Se hai qualche remora o vuoi essere sicuro che la migrazione da hypervisor VMware a Proxmox sia indolore, puoi affidarti al supporto di partner tecnologici esperti, come AXOL Server.